Ma che cos’è mai questo calcio che non ti fa più scrivere e disquisire della sua vera essenza di cose tecniche relative al campo? Che cos’è che ogni giorno ci coinvolge in una delusione di personaggi che gravitano nel mondo del pallone e sono coinvolti, indagati per faccende di malaffare? Ma che delusione è assistere a denunce di Procure che vanno a scavare il torbido nell’azienda calcio Juventus che oltre ad essere quotata in Borsa si scopre anche invischiata nella scorrettezza di manomettere i propri bilanci a suo uso e consumo! E così, noi che scriviamo di calcio e ne viviamo le emozioni del gol, ci troviamo ad occuparci di un’inchiesta chiamata Prisma che ha fatto dimettere l’intera dirigenza della Vecchia Signora d’Italia. Per tutto questo ci sentiamo traditi, così come l’ultimo dei tifosi che ignora i sotterfugi e viene abbagliato dalla luce esteriore dei suoi idoli, di quei calciatori super pagati che vengono idealizzati fino all’eccesso. E mentre in questi giorni impazza il Campionato del Mondo di calcio in Qatar, ci accorgiamo che anche in questa vetrina di esteriorità senza mai “essere anima”, si scoprono gravi abissi di etica ed onestà organizzativa, tale da deludere ancora una volta e opacizzare il sapore principe di un pallone che non riesce più ad emozionare. Sì, perché anche in questo caso si scoprono dei retroscena capaci di abbattere ogni entusiasmo per la mancanza del rispetto dei diritti umani. E mentre si palesano delle gravità riguardanti il lavoro sottopagato degli operai che hanno costruito in fretta stadi di moderna tecnologia, apprendiamo pure che ci sono dei morti per fatica, di cui nessuno ne ha mai parlato. Quanta ipocrisia, quanta apparenza, quanti inganni. No, questo calcio non ci piace proprio più, si sta allontanando persino da noi che a fatica cerchiamo di fare informazione di calcio giocato, cercando di sgomberare faticosamente dalla nostra mente tutti gli scheletri nascosti che scopriamo ogni giorno come fosse un fatto “normale”, qualcosa che tutti fanno e che non fa più notizia. E’ come dire che cercare di farla franca su ciò che è deplorevole e illegale, rientri comunque in qualcosa di “ammissibile”. E invece non è per nulla ammissibile farsi scoprire con le mani sulla ricchissima torta, dove gli iperbolici interessi stuzzicano la voglia di tentare il colpo per fregare gli altri. No, questo è dolo, è volontà pura di infrangere la legge nel tentativo di illudere la gente e va a colpire non gli sprovveduti, non gli ingenui del mondo del calcio, non i romantici con gli occhi foderati di prosciutto, ma, più semplicemente, fa male alle persone che attraverso la rettitudine costruiscono il loro corretto cammino di vita. E allora quell’antico amore per questo pallone che ci ha fatto abbracciare, essere felici, emozionarci quando urliamo GOL con le braccia dritte verso il cielo, ora ci rende non più ricettivi a quelle che abbiamo scoperto essere futili spinte di illusione.
Salvino Cavallaro